SCHROEDER
Scaricato l’EP gratuito e ascoltato… ora la recensione
Gli Schroeder sono una rock band torinese dalle sonorità indie e dai testi in italiano. Se il nome del gruppo vi ricorda un personaggio dei Peanuts, avete fatto centro.
Specifico subito che il bassista e produttore degli Schroeder è un amico di vecchia data… questo, come mio solito, non sarà un ostacolo nel recensire l’EP, anzi, trattandosi di una persona con cui ho condiviso un pezzo di strada, sia in campo musicale che nella vita, probabilmente userò un “eccesso di sincerità”, nel bene e nel male.
Gli Schroeder. Da sinistra verso destra: Ale (voce e chitarra), Paolo (basso), Gabri (batteria), Dani (chitarra e cori)
L’EP parte con “Mi Augurerai”, un brano in cui, dal punto di vista compositivo, si sente quasi un sapore anni 80, con vaghe eco di Smith e U2 di quegli anni. Per mettere in chiaro da subito che la ricerca musicale degli Schroeder non è votata al “commerciale”, la canzone si concede una lunga introduzione strumentale, lasciando entrare la voce solo dopo il primo minuto; dal punto di vista radiofonico un’eternità, dal punto di vista musicale il giusto spazio per entrare nel territorio che la canzone costruisce. Tra le sonorità e la progressione armonica si crea una spazialità aperta e veloce, a tratti eterea, sottolineata dall’interpretazione vocale. La costruzione della canzone presagisce quella che è la direzione intrapresa dal gruppo: strutture decisamente meno scontate rispetto alle classiche “strofa / ritornello / strofa / ritornello / bridge / ritornello”. Bella prova di Alessandro che riesce a districarsi in un non semplice falsetto sulle parole di “…lei mantide”.
“Mazzo Di Denari” è la seconda traccia ed è il pezzo forte dell’EP, quello di impatto più immediato. Infatti la voce parte presto, accompagnata da una base armonica e ritmica aggressiva. Il brano si appoggia su un riff strumentale per poi svilupparsi in un’apertura che, da metà canzone in poi, non cessa di evolversi, portando ad una conclusione in cui viene ritrovata la voce su un tessuto musicale nuovo; è quest’ultima parte che finisce per prendere prepotentemente le veci di un ritornello che in realtà non esiste. Decisamente il mio brano preferito.
“Fiore” è l’ultimo brano originale presente nell’EP. Un sapore diverso dai due precedenti che richiama (almeno all’inizio) qualcosa del periodo grunge. Anche qui l’introduzione strumentale è abbastanza lunga e l’identificazione di un ritornello è quantomeno sfuggente, segno che il gruppo segue più la musica che le logiche di costruzione della canzone rock commerciale.
L’ultima canzone è una re-interpretazione di “Bandiera Bianca” di Battiato. Interessante l’approccio, il problema è che già il brano originale non mi ha mai fatto impazzire. Tutti i brani dell’EP superano i 5 minuti di durata, ma questa cover fa pesare la sua lunghezza. Inoltre credo che il cantante renda molto (molto) meglio sui brani originali. Personalmente avrei sostituito questa traccia con un’altra canzone degli Schroeder.
In passato avevo già sentito sia altre registrazioni che esibizioni dal vivo degli Schroeder e devo dire che il salto di qualità rispetto al passato si sente. Più che altro dal punto di vista tecnico, perchè sotto il profilo compositivo li ho sempre ritenuti interessanti, proprio per questa voglia di cercare forme diverse nell’ambito della canzone. I testi sono originali (non semplici) e con metriche tutt’altro che scontate, con un sapore al limite dell’autoriale. Le linee melodiche seguono lo stesso discorso. La costruzione musicale e gli arrangiamenti tradiscono un piacere e un divertimento del fare musica che danno un valore aggiunto al tutto.
La produzione è di ottimo livello e rende bene le diverse anime della band. Forse ciò che traspare è una sorta di eccesso di produzione, una patinatura che lima un po’ quella rude naturalezza di una rock band. Un sapore che ho già riscontrato in altre prime produzioni di un certo livello.
In definitiva si tratta davvero di un buon lavoro. Potete scaricarlo gratuitamente, ciò che viene chiesto è unicamente una condivisione su FB o un Tweet. Fate la “fatica” di fare un paio di click e potrete scaricare un pacchetto che, oltre a 4 MP3 in altissima qualità (320 kbps), contiene l’artwork per il CD, testi, foto, bio e quant’altro.
Buon ascolto a tutti.
SCHROEDER
1 – Mi Augurerai
2 – Mazzo di Denari
3 – Fiore
4 – Bandiera Bianca (F.Battiato)
Prodotto, mixato e masterizzato da Paolo NowHereMan (www.nowhereman.it)
Registrato da Michele La Sala – BassaFrequenza – Torino
Gli Schroeder sono:
- Ale – voce e chitarra
- Dani – chitarra e cori
- Paolo – basso
- Gabri – batteria
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